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Non c’è tenente nè capitano

Non c’è tenente nè capitano

Realizzazione di Claudio Cormio e Paolo Gobetti. Testimonianze di Giuliana Gadola Beltrami , Cesare Bettini, Amleto Boldini, Bortolo Consoli, Pippo Coppo, Enrico Massara, Giuseppe Romagnoli, Bruno Rutto, Egidio Smaniotto, Franco Spirito, Gino Vermicelli, Guido Weiller, Giovanni Zaretti, Dino Zola. Con la collaborazione dell’Istituto storico della Resistenza in provincia di Novara “Piero Fornara” e con il sostegno del Comitato per il 50esimo della Liberazione della provincia di Novara, della città di Omegna e della Comunità montana Cusio Mottarone.

Il film ricostruisce, attraverso una serie di testimonianze, l’attività di Filippo Beltrami, capitano di artiglieria nel corso della guerra, uno dei primi comandanti partigiani all’indomani dell’8 settembre sui monti che circondano il lago d’Orta e in val Strona. Fra il dicembre ’43 e il gennaio ’44 il capitano Beltrami mise insieme una forza di oltre 600 uomini, i quali con le loro azioni, allarmarono i tedeschi che decisero un duro rastrellamento per spazzare via questo vero e proprio tentativo di mettere in piedi un autentico esercito partigiano. A Megolo, in Val d’Ossola, il 13 febbraio 1944, insieme ad altri undici partigiani, Beltrami morì dopo un durissimo scontro con preponderanti forze tedesche e fasciste.
Molto del racconto e dei ricordi sono affidati nel film a Giuliana Gadola Beltrami, la moglie del capitano, che già nel 1946 aveva pubblicato un appassionato e appassionante libretto sull’esperienza partigiana dell’amato marito, che Giuliana condivide partecipando anche in prima persona. I ricordi su Beltrami sono arricchiti da preziose immagini cinematografiche, che lo riprendono nel giugno del 1943, poche settimane prima dell’inizio della sua avventura partigiana, e da altri documenti fotografici. Alcune riprese realizzate nel 1973 con la partecipazione, accanto a Paolo Gobetti, di Franco Antonicelli, permettono di ritrovare i ricordi di persone nel frattempo scomparse. Ai partigiani che furono con Beltrami nella breve stagione della sua Resistenza sono affidate le testimonianze sulla sua attività in montagna, organizzatore e comandante dotato di un particolare carisma, e non mancano interrogativi sull’opportunità dell’ultima eroica e disperata battaglia…