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MILLENOVECENTO67 – il cinema italiano del 1967

MILLENOVECENTO67 –  il cinema italiano del 1967

Il catalogo dei film italiani del 1967 “Millenovecento67” è disponibile.

L’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza si ripresenta puntuale ogni anno con la sua ormai ‘storica’ rassegna sul cinema italiano preso in considerazione anno per anno, un anno per volta (questa che presentiamo è la trentacinquesima rassegna della serie). La formula consente allo spettatore di rendersi conto di cosa ‘bolle’ nella pentola del cinema in un certo momento e di fare le sue riflessioni su come un determinato contesto storico si riflette nelle luci e nelle ombre, nel detto e nel non detto delle pellicole.

Proponiamo otto film a rappresentare in sintesi le contraddizioni di un anno, il 1967,  già tutto carico delle premesse dell’anno che lo seguirà: l’escalation militare violenta nella guerra in Vietnam, i focolai di lotte studentesche che esplodono qua e là anche in Italia (Torino, Pisa Trento), i profondi venti di crisi in Medio Oriente (che avranno la loro acme nella “guerra dei 6 giorni”), i movimenti di lotta e liberazione in America Latina con, in autunno, l’uccisione del Che, subito assurto a  simbolo di un’epoca e di tutte le lotte rivoluzionarie. Il colpo di stato dei “colonnelli” in Grecia fa d’altro canto da sinistro pendant allo scandalo Sifar/Di Lorenzo che esplode in Italia tre anni dopo il piano ‘Solo’ e il “tintinnar di sciabole” del 1964.

Inaugura la rassegna I sovversivi, primo lungometraggio dei fratelli Taviani: le riprese documentarie dei funerali di Togliatti (filmate nel 1964 dagli stessi registi) costituiscono il punto di rottura intorno a cui si consuma la crisi ideologica ed esistenziale dei militanti. Anche il secondo film di Marco Bellocchio, La Cina è vicina, che conclude un dittico incentrato sul mondo stagnante della borghesia provinciale, con lo slogan finale urlato da un gruppo di giovani assunto a titolo del film, accenna a un futuro vicino  che ancora non si conosce, ma del tutto nuovo e potenzialmente carico di energia distruttrice di un passato immobile.

Gli altri film della rassegna, tutti di autori grandi e attivi almeno da un decennio (Pasolini, Visconti, Germi, Ferreri, Petri e anche Fellini in collaborazione con Vadim e Malle) documentano una volontà di ricerca o di nuovi filoni tematici, sia per quanto riguarda la dimensione personale o l’indagine sulla società, e non mancano di tentare forme di innovazione e sperimentazione nel linguaggio cinematografico.

Con l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza cura la rassegna il Museo Nazionale del Cinema.

Le proiezioni saranno tutte al cinema Massimo di Torino. Il film I sovversivi sarà presentato in sala dal prof. Franco Prono.

 

 

IL PROGRAMMA IN DETTAGLIO

 

 

AA. VV.
Tre passi nel delirio
(Italia/Francia 1967, 125’, HD, col., v.o. sott.it.)
Tre episodi (di Vadim, Malle e Fellini) ispirati a racconti di Edgar Allan Poe. Nel primo, Metzengerstein, una contessa vive nel rimorso di aver ucciso l’amato cugino e cerca la morte. In William Wilson un  ufficiale tedesco ha un alter ego prepotente ma nessuno gli crede. Infine Toby Dammit è la storia di un attore ubriacone perseguitato da un inconscio richiamo.
Ven 12, h, 16.00, Dom 14, h. 18.30

 

 

Pietro Germi
L’immorale
(Italia/Francia 1967, 100’, 35mm, b/n)
Sergio Masini, primo violino d’una grande orchestra sinfonica, ha una complicata vita sentimentale. È regolarmente sposato con Giulia, dalla quale ha avuto tre figli, ma il suo animo romantico e un malinteso senso di pietà l’hanno indotto a avviare altre due relazioni. Con Ugo Tognazzi.
Ven 12, h, 18.15

 

 

 

Paolo e Vittorio Taviani
I sovversivi
(Italia 1967, 110’, 35mm, b/n)
Roma, agosto 1964. Sullo sfondo di una Roma accaldata e affollata per i funerali di Togliatti, si intrecciano le storie di alcuni personaggi che vivono una loro personale esperienza nel segno di un lutto collettivo e di una crisi generazionale. Ritratti diversi, dal giovane neolaureato borioso e megalomane all’attivista con smanie da rivoluzionario.
Ven 12, h.20.30/Dom 14, h. 16.30

 

 

Marco Ferreri
L’harem
(Italia 1967, 96’, 35mm, col.)
L’emancipata Margherita riunisce in una villa a Dubrovnik un harem alla rovescia: tre amanti e un amico omosessuale con le mansioni di eunuco. Ma gli uomini si alleano, la riducono al ruolo di casalinga e, alla fine, la precipitano in mare. Primo film a colori di Ferreri, segna una svolta nel suo itinerario: si passa dalla commedia di costume al grottesco quasi metafisico.
Sab 13, h. 16.30

 

Luchino Visconti
Lo straniero
(Italia 1967, 96’, 35mm, col.)
Meursault, un modesto impiegato che vive ad Algeri, riceve la notizia della morte della madre e si reca all’ospizio per la veglia funebre. Dopo le esequie, inizia una relazione con una dattilografa e fa amicizia con Raymond, un mantenuto. Un giorno Raymond deve fare i conti col fratello di una delle sue donne ma Meursault interviene e lo uccide… Dal romanzo di Albert Camus.
Sab 13, h. 18.30

 

 

Marco Bellocchio
La Cina è vicina
(Italia 1967, 93’, DCP, b/n)
In una cittadina romagnola un giovane ambizioso, iscritto al Partito Socialista Unificato, diventa factotum di un professore, futuro assessore, e l’amante di sua sorella. Secondo film di Bellocchio che riprende i temi del precedente I pugni in tasca proiettandoli in una satira del trasformismo politico e dell’ipocrisia borghese.
Sab 13, h. 20.30

 

 

Elio Petri
A ciascuno il suo
(Italia 1967, 92’, 35mm, col.)
In un paese della Sicilia vengono uccisi due uomini: il farmacista Manno e il dottor Roscio. Le indagini della polizia concludono che gli assassini hanno agito per motivi di onore nei confronti di Manno e che Roscio è stato ucciso in quanto testimone. Ma la realtà dei fatti è molto diversa. Tratto da Sciascia, è interpretato magistralmente da Gian Maria Volonté.
Sab 13, h. 22.15

 

 

Pier Paolo Pasolini
Edipo Re
(Italia1967, 110’, Hd, col.)
In un quadro di vita provinciale del primo dopoguerra, si innesta la rievocazione del mito di Edipo che uccide il padre e sposa la madre finché scopre la verità e, accecatosi, si avvia alla purificazione di Colono. Uno dei film più autobiografici di Pasolini, che offre un’altra testimonianza sulla difficoltà del vivere. Pasolini appare nel ruolo del gran sacerdote.
Dom 14, h. 20.45

 

Quest’anno, come già negli scorsi due, la scarsità di risorse ci impedisce purtroppo di proporre con la rassegna il catalogo, anch’esso ‘storico’, di tutti i film dell’anno preso in considerazione, con sinossi, dati filmografici e recensioni d’epoca.  Gli spettatori troveranno però disponibili le schede con dati e recensioni dei film in programmazione.

Offriamo qui inoltre una breve cronologia con alcuni degli eventi salienti del 1967:

Cronologia del 1967