Mostra
Dal 15 giugno al 18 luglio, presso il Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà, in C.so Valdocco 4/A a Torino, si svolgerà la mostra immagini di un archivio/un archivio di immagini.
Il cammino dell´Archivio è ripercorso attraverso gli oggetti (strumenti tecnici, soprattutto: dalle cineprese ai primi videotape), i manifesti cinematografici di varie epoche, le fotografie e una selezione di film in proiezione. Sono documentate le prime iniziativi di lavoro e di formazione dell´Ancr: il corso per docenti, le prime interviste filmate e in video, che vedono sempre protagonista, con ruoli diversi, dall’intervistatore, al microfonista, all’operatore, Paolo Gobetti.
Nella mostra, un primo percorso si sviluppa nella storia dei mezzi audiovisivi, di cui l´Archivio ha vissuto tutta la fase di passaggio, in campo documentaristico, dalla pellicola al video, inizialmente parziale e difficoltosa, poi sempre più rapida e ormai quasi definitiva. In particolare, il lavoro storico dell´Archivio, che ha nella raccolta delle testimonianze dirette dei partecipanti alla guerra di Liberazione – ma anche all´antifascismo, alla guerra di Spagna e al movimento operaio – il suo obiettivo principale, ha da subito trovato nel video un mezzo duttile e versatile. Strumenti dello sguardo su un momento storico, vengono pertanto esposti anche i mezzi ormai quasi archeologici utilizzati dall´Archivio per le proprie produzioni: le prime voluminose telecamere a fianco delle cineprese 16 millimetri, i registratori audio e le centraline di montaggio.
Un secondo percorso della mostra è invece costituito da immagini. Dai manifesti d´epoca, cinematografici e politici, selezionati all´interno di una collezione di circa 10.000 pezzi, con particolare riferimento ai film del neorealismo, alle foto di scena dei film e, soprattutto, alle rare fotografie tratte da film documentari sulla Resistenza, l´immagine si dimostra un elemento di utilità straordinaria per una ricognizione storiografica. In certi casi diventa possibile ricomporre i vari aspetti dell´autorappresentazione visiva di un´epoca, con le sue articolazioni espressive e d´uso, con i suoi diversi e peculiari canali di comunicazione e con i suoi interni conflitti, esibiti con più immediata evidenza sui manifesti di propaganda elettorale e politica, anche se proprio in essi si può notare che a visioni diverse del mondo non sempre corrispondono linguaggi davvero diversi.
La proiezioni quotidiane di film tratti dalla cineteca dell´Archivio, alcuni classici e alcune rarità, completano il quadro degli ambiti di ricerca e di lavoro, oggetti e prodotti di un´attività che nel corso di più di trent´anni è andata in varie direzioni, rappresentando un singolare cammino nel cinema e nella storia.
Ingresso libero. Chiuso il lunedì.