Per il Cinema a Palazzo il 5 agosto: Antonietta De Lillo rievoca nel film “Il resto di niente” la figura di Eleonora de Fonseca Pimentel, protagonista della sfortunata rivoluzione napoletana del 1799.

Per il Cinema a Palazzo il 5 agosto: Antonietta De Lillo rievoca nel film “Il resto di niente”  la figura di Eleonora de Fonseca Pimentel,  protagonista della sfortunata rivoluzione napoletana del 1799.

mercoledì 5 Agosto | ore 22.00 Musei Reali, Corte d’onore di Palazzo Reale

Il resto di niente di Antonietta De Lillo, 2004

Presenterà il film Paola Olivetti, direttrice dell’Ancr

“Il resto di niente” è una ipnotica ghost story ambientata nella Napoli di ieri, raccontata da due donne di oggi.

Bernardo Bertolucci

Nell’ambito del progetto integrato del Polo del ‘900 “Donne, genere, generazioni: il lavoro, i diritti e i linguaggi“, coordinato da Fondazione Istituto Piemontese A. Gramsci, Fondazione Vera Nocentini e Istituto Salvemini in collaborazione con l’Archivio Cinematografico della Resistenza, prosegue la rassegna cinematografica “Certain Women” con la proiezione del film Il resto di niente, inserito nell’ambito della programmazione di Cinema a Palazzo.

La storia | Il diario intimissimo di una condannata a morte

Napoli, 1799. Il vento della Rivoluzione francese soffia sull’Europa. Gli ideali di Libertà e Uguaglianza vengono raccolti da un gruppo di intellettuali che riescono a instaurare a Napoli la Repubblica. Ma la ricerca della felicità e di un mondo nuovo resta uneffimera utopia e i rivoluzionari napoletani vengono sconfitti su tutti i fronti dai sanfedisti del cardinale Ruffo, abbandonati dalle truppe francesi e trascinati infine al patibolo dalla feroce vendetta di Ferdinando IV di Borbone, sostenuta dall’ammiraglio  Nelson, inviato a Napoli con una flotta congiunta britannico-portoghese per colpire la rivoluzione e mettere in salvo la corte borbonica.

Una nobildonna di origini portoghesi è l’eroina dell’utopia rivoluzionaria napoletana: Eleonora de Fonseca Pimentel. Condannata a morte, rifiuta di rinnegare i suoi ideali e nelle ore che precedono lesecuzione ripercorre la sua vita straordinaria. Eleonora, a fine Settecento, è una donna moderna, coraggiosa e interiormente libera.

Lascia un marito violento che non la ama, abbraccia gli ideali rivoluzionari e intuisce che le vere rivoluzioni non si fanno dall’alto; si batte così per diffondere tra il popolo un principio di dignità che trasformi il suddito in cittadino. Affronta il carcere, la fame, la malattia senza perdere mai la sua dignità e umanità. Per Eleonora la ricerca della felicità individuale e collettiva è un dovere a cui non ci si può sottrarre: il resto è niente, anche il patibolo che la attende. Attraverso questo film la sua voce parla al nostro presente e ci ricorda che un mondo migliore è possibile.

La regista | Antonietta de Lillo ( Napoli 1960)

Produttrice e regista di documentari, videoritratti e lungometraggi, ha fondato nel 2007 la sua casa di produzione Marechiaro Film. Il resto di niente è il suo quinto lungometraggio.

“Figura di spicco nel panorama cinematografico italiano contemporaneo, è rimasta nel cuore degli amanti della poesia nostrana per il bellissimo ritratto che fece alla poetessa Alda Merini e alla sua storia nel suo documentario Ogni sedia ha un suo rumore. Come regista, opera una sorta di magia, trasformando quella Napoli un po’ petulante e un po’ perversa, in una gigantessa timida e impacciata, con un timbro basso, profondo che sa scomparire nei suoi problemi e si restringe, evocando la sua storia, le comuni esistenze dei suoi abitanti che non vivono sempre nel terrore della mafia. La De Lillo penetra non solo la chiusa comunità campana, ma riesce a conquistarsi la sua fiducia e le sue confidenze intime e lucide realizzando opere in cui si intravedono gli echi rosselliniani di una vecchia forma narrativa che molto, in effetti, deve al giornalismo dal quale lei viene. Le descrizioni desolate di una vita ordinaria, austera e timorata di Dio si sposano con quelle più esotiche ed arcaiche, dove le cose non sono poi cambiate molto dall’Ottocento a oggi. Si tratta sempre di Napoli, delle sue coste contro tutto quello che c’è dentro e intorno. E la sua filmografia è un cammino verso l’epopea, usando tutto lo charme che il mezzo cinematografico può offrire a una storia memorabile. È una seduzione vera e propria quella che la De Lillo opera sullo spettatore, trasportandolo lontanissimo dagli agghiaccianti dettagli della cronaca vera, sterminata di stupida omertà e di poche lire, flirtando invece con l’idea di un innamoramento fra uomo e città. ” ( Mymovies)

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Il resto di niente di Antonietta De Lillo, 2004

Regia: Antonietta De Lillo.  Liberamente tratto dal romanzo omonimo di Enzo Striano (ed. Mondadori, 1986). Sceneggiatura: Giuseppe Rocca  (anche adattamento), Laura Sabatino  (collaborazione), Antonietta De Lillo  (adattamento e collaborazione), Fotografia: Cesare Accetta. Musiche: Daniele Sepe. Montaggio: Giogiò Franchini. Scenografia: Beatrice Scarpato. Costumi: Daniela Ciancio. Effetti: Sergio Cremasco. Suono: Glauco Puletti.
INTERPRETI: Maria de Medeiros – Eleonora Fonseca Pimentel, Rosario Sparno – Gennaro, Raffaele Di Florio – Sanges, Imma Villa – Graziella, Lucia Ragni – Donna Crezia, Riccardo Zinna – Pasquale Tria, Enzo Moscato – Filangieri, Daniele Russo – Giuliano Colonna, Simone Spirito – Emanuele De Deo, Antonio Manzini – Carlo Lauberg, Francesco Guzzo – Giuseppe Logoteta, Ivan Polidoro – Vincenzo Cuoco, Luciano Saltarelli – Annibale Giordano, Ciro Di Maio – Vincenzo Russo, Raffaele Esposito – Domenico Cirillo, Maria Grazia Grassini – Donna Vovò Fonseca, Stefania Graziosi – Catarina, Luca Nicolaj – Antonio Fonseca Abate, Marco Manchisi – Pagliuchella, Giovanni Esposito – Monaco, Federico Pacifici – Clemente Fonseca, Mimmo Esposito – Mario Pagano
Produzione: MARIELLA LI SACCHI E AMEDEO LETIZIA PER FACTORY S.R.L., FILM CORSARI
Distribuzione: ISTITUTO LUCE (2005), MARECHIAROFILM
Specifiche tecniche: 35 mm (1:1.85)
Data uscita 25 Marzo 2005