
L’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza ha riportato alla luce la versione integrale del documentario sulla visita di Mussolini a Trieste, del 18 settembre 1938, durante la quale il capo del fascismo pronunciò pubblicamente per la prima volta la decisione di adottare una legislazione razziale tale da espellere dalla società gli ebrei.
«La storia c’insegna che gli imperi si conquistano con le armi ma si tengono con il prestigio. E per il prestigio occorre una chiara, severa coscienza razziale, che stabilisca non soltanto delle differenze, ma delle superiorità. Il problema ebraico non è dunque che un aspetto di questo fenomeno» dice in un passaggio chiave del suo discorso il duce, parlando davanti a una piazza strapiena di folla.
Il documentario, di indubbia e drammatica importanza, è stato per la prima volta programmato in versione integrale al festival “Il Cinema Ritrovato” di Bologna lo scorso 29 giugno. Quaranta minuti in cui sono evocati gli spettri di un contesto europeo quanto mai complesso e la possibilità della guerra, a cui rispondere con le armi di una ‘chiara coscienza razziale’che spiega il sinistro avvertimento sull’ ‘ebraismo internazionale’ ‘nemico irriconciliabile del fascismo’; un discorso intessuto di oscure minacce come quella che risuona nell’affermazione ‘il mondo si stupirà della nostra generosità ma anche del nostro rigore’.
Parole di settant’anni fa, che ci riportano a proclami – non simili, ma analoghi – di quotidiana attualità su temi come esclusione sociale, Europa, sicurezza internazionale.
Il documentario sulla visita di Mussolini a Trieste, di cui l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza conservava una copia unica, sarà presto restaurato in collaborazione con l’Istituto Luce Cinecittà e presentato a Torino in un’apposita iniziativa.