La Giuria- composta da Vittoria Castagneto (regista), Marica Marcellino (dirigente scolastico), Vittorio Sclaverani (Tg dell’Università), Andrea Tomaselli (Scuola Holden) e Federica Villa (docente DAMS di Torino) – considerato il valore, l’efficacia comunicativa e l’impegno che hanno animato i progetti presentati e con una particolare attenzione alla specificità dei linguaggi e dei formati utilizzati, ha raggiunto in maniera unanime il seguente parere rispetto alle opere da premiare.
Scuole Medie Inferiori
CD-ROM: Alle radici della nostra Repubblica – Scuola Media Statale “Primo Levi”, Cascine Vica – Rivoli (TO) – 2000/2001
Motivazione: Il lavoro affronta il tema in modo articolato, offrendo una notevole ricchezza di materiali originali, valorizzando gli aspetti territoriali sia attraverso la testimonianza diretta che la ricerca d’archivio.
VHS: Il passato che non deve passare – Scuola Internazionale Europea “Altiero Spinelli”, Torino – 2003
Motivazione: Il lavoro colpisce per la capacità di focalizzare il tema specifico della Resistenza attraverso una ricerca diretta estesa al territorio europeo.
Segnalazione: La Storia… – Scuola Media Statale “Peyron Fermi”, Torino – 2002
Motivazione: Per la capacità di sintesi del concetto di storia in relazione al tipo di formato scelto, che ha comportato un attento studio compositivo di immagine e musica.
Scuole Medie Superiori
CD-ROM: Tempi di guerra: immagini e commenti al Diario Partigiano di Gino Rostan –
Istituto Professionale Statale per l’Agricoltura e l’Ambiente “I. Porro”, Osasco (TO) – 2003
Motivazione: Il lavoro si segnala per la capacità di utilizzare appieno il mezzo interattivo, proponendo una serie di percorsi iconografici e di lettura originali, valorizzati da una colonna sonora efficace.
VHS: Foggia: la tragica estate del ’43 – ITIS Arti Grafiche “G. B. Bodoni”, Torino – 2003
VHS: Dall’archivio al teatro: la messa in scena di “Credere, obbedire…” – ITC – LEA “Quintino Sella”, Torino – 2004
Motivazione: Premio ex-aequo. Entrambi i lavori hanno il pregio di mettere in luce argomenti storici poco noti.
In particolare il primo si segnala per la pulizia formale del documentario, il cui rigore non limita il forte impatto emotivo dato dalle testimonianze dirette.
L’altro lavoro colpisce per la valorizzazione dell’archivio storico dell’ Istituto e l’efficacia con cui testimonia l’ideazione e lo sviluppo del progetto teatrale documentato.