
Con la sua ‘trilogia poetica’ il maestro Patricio Guzman ci porta nel cuore di una riflessione su permanenza e impermanenza condotta con la macchina da presa. Guzman parte e ritorna alla storia del suo Cile passando per i fondamenti materiali dell’universo (luce, acqua, pietra…) con la sua impegnata e straordinaria sensibilità.
Cinquant’anni fa il golpe dei militari in Cile, con l’assassinio del Presidente Salvator Allende e l’insediamento della feroce dittatura militare di Pinochet, scosse il mondo e in particolare l’Italia, dove grande e appassionata fu la mobilitazione di protesta e di solidarietà, con raccolte di fondi, aiuti e assistenza a chi allora riuscì a fuggire e poi visse la lunga odissea dell’esilio. Per ricordare quei drammatici momenti l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza e il Museo Nazionale del Cinema propongono un omaggio al grande regista cileno Patricio Guzman, proiettando la serie dei tre suoi ultimi film, documentari lirici come sono stati definiti, Nostalgia della luce, La memoria dell’acqua, La cordigliera dei sogni. Tre film in cui s’intrecciano la memoria, la nostalgia, il paesaggio scabro e forte, la geografia fisica e politica del paese amato, ma anche, sotteso a tutto, l’orrendo buco nero che è stata la dittatura di Pinochet e di cui anche a posteriori continuano a riaffiorare gli effetti malefici. Tre film che parlano del Cile ma parlano di noi. L’iniziativa è in collegamento con Cinquant’anni dal golpe in Cile. 1973-2023, un progetto del Polo del 900, articolato in due giornate: Memorie dal Cile (11 settembre 2023) e Santiago – Torino – Santiago (11 ottobre 2023).
L’omaggio al regista cileno Patricio Guzman è stato organizzato a cura di Archivio Nazionale Cinematografico delle Resistenza
Introducono i film Emilia Perassi e Silvia Nugara
Nostalgia della luce, (Nostalgia de la luz, Francia/Germania/Cile/Spagna/Usa 2010, 90’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Nel deserto di Atacama, in Cile, sono installati i telescopi più potenti del mondo. Mentre gli scienziati esplorano le immensità del cielo, gli archeologi sondano il terreno alla ricerca delle tracce delle popolazioni precolombiane. Tra gli uni e gli altri si aggira un terzo fronte di ricerca: i parenti dei desaparecidos massacrati sotto il regime di Pinochet, a caccia dei resti dei loro cari.
domenica 1 ottobre ore 16.00
La Memoria dell’acqua, (El Botón De Nácar, Cile/Francia/Spagna 2015, 82’, DCP, col., v.o. sott. it)
Un bottone di madreperla incrostato nella ruggine di una rotaia in fondo al mare: è una traccia dei desaparecidos di Villa Grimaldi a Santiago, il grande centro cileno di detenzione e tortura sotto la dittatura di Pinochet. Un fiume che scorre e il tintinnio delle cascate: è la canzone dell’acqua alla base della cultura dei Selknams, popolazione nativa sudamericana trucidata dai colonizzatori. Due massacri, e la memoria dell’acqua: sono le chiavi narrative per raccontare la storia di un Paese e delle sue ferite ancora aperte, per percorrere il Cile e la sua bellezza, il Cile e la sua violenza.
domenica 1 ottobre ore 18.00
La Cordigliera dei sogni, (La cordillère des songes, Francia/Cile 2019, 85’, DCP, col., v.o. sott. it)
L’esplorazione del territorio va di pari passo con l’esplorazione della storia, per svelare l’anima più profonda del Cile. Le alte cime della Cordigliera si caricano di una moltitudine di significati simbolici, spesso contraddittori, stratificati come la roccia. La poesia visiva del paesaggio si sovrappone alle testimonianze dei cittadini cileni, che rivivono i loro ricordi della dittatura di Pinochet. Una nostalgia, un senso di frustrazione schiacciante che non affligge solo il popolo cileno ma anche la sua Cordigliera, le voci umane si fondono con quella silente della roccia.
domenica 1 ottobre ore 20.30
Patricio Guzmán è nato nel 1941 a Santiago del Cile. Ha studiato alla Official School of Film Art di Madrid. Ha dedicato la sua carriera alla regia di documentari. I suoi film sono stati proiettati in molti Festival, ricevendo riconoscimenti internazionali.
Dal 1972 al 1979 ha diretto La Battaglia del Cile, una trilogia di 5 ore sul governo di Salvador Allende e sulla sua caduta. Questo film si è rivelato fondamentale per la sua carriera da regista. Il periodico americano CINEASTE lo ha descritto come “uno dei dieci migliori film di politica nel mondo”.
Dopo il golpe di Pinochet, Guzmán è stato arrestato ed ha trascorso due settimane nello stadio nazionale, dove è stato sottoposto diverse volte a finte esecuzioni. Nel 1973 ha lasciato il Cile per trasferirsi a Cuba, successivamente in Spagna e Francia, nonostante sia rimasto molto attaccato alla sua patria ed alla sua storia.
Presiede il Santiago International Documentary Film Festival (FIDOCS), che ha fondato nel 1997.
La Cordigliera dei Sogni, che è parte della selezione ufficiale del Festival di Cannes 2019, è l’ultima parte di una trilogia composta da Nostalgia della Luce (Cannes 2010) e da La Memoria dell’Acqua (Berlino 2015).
FILMOGRAFIA
2023 Cile – il mio Paese Immaginario
2019 La Cordigliera dei Sogni
2015 La Memoria dell’Acqua
2010 Nostalgia della Luce
2005 Mon Jules Verne
2004 Salvador Allende
2001 Il Caso Pinochet
1997 Cile, la memoria ostinata
1995 Le Barrières de la solitude
1992 La Croce del Sud
1987 In nome di Dio
1983 La Rosa dei Venti
1972-79 La Battaglia del Cile I – II – III
Emilia Perassi è professoressa ordinaria di lingua e letterature ispano-americane presso l’Università degli studi di Torino; Silvia Nugara è ricercatrice presso l’Università degli studi di Torino, giornalista pubblicista, traduttrice dal francese e collabora con l’Unione culturale Franco Antonicelli.
L’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza è un luogo di ricerca storica e di tutela e divulgazione della memoria tramite il cinema e i linguaggi della contemporaneità. All’attività di archiviazione, restauro e conservazione si affianca la produzione di documentari, la programmazione di rassegne cinematografiche, l’attività editoriale e quella didattica. L’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza si occupa dei fenomeni e degli eventi della storia contemporanea documentati dalla cinepresa e da tutti i vari strumenti di registrazione e comunicazione audiovisiva, e si adopera per far vivere quanto si è raccolto e prodotto, mettendolo a disposizione di studiosi e persone interessate. L’Archivio vuole inoltre essere un luogo in cui si possono creare, formare e specializzare le persone sensibili a tutti i suggerimenti che i materiali raccolti possono dare. Per questo, è anche un luogo di formazione permanente, di aggiornamento, di specializzazione, di sperimentazione.
Info e biglietti
https://www.cinemamassimotorino.it/omaggio-a-patricio-guzman/
Per informazioni e contatti: ancr.didattica@gmail.com