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Dybbuk: memorie dei campi, il film è disponibile per la visione sul canale youtube dell’Ancr

Dybbuk: memorie dei campi, il film è disponibile per la visione sul canale youtube dell’Ancr

… Ci sono anime vaganti che non riescono a trovare pace e, come DYBBUK, entrano nel corpo di un vivente e raggiungono così la loro purificazione…

L’Archivio nazionale cinematografico della Resistenza arricchisce il suo canale youtube/ANCResistenza  con il film Dybbuk:  memorie dei campi (1998, dur. 30′), realizzato da Alessandro Amaducci, videoartista, regista di documentari e videoclip. 

Il video è liberamente ispirato allo spettacolo omonimo di Moni Ovadia e Mara Cantoni, e narra l’indicibile inferno dei Lager con le poche immagini d’epoca caparbiamente raccolte in tutta Europa da Miriam Novitch e con quelle girate dagli operatori alleati al momento della liberazione dei campi. Il dybbuk è lo spirito di un morto prematuro che non trova pace e si insedia nel corpo di un vivo per concludere le opere che non è riuscito a compiere.

È un film sulla memoria “che si deposita sulle immagini in stratificazioni successive, impasti di colore, illuminazioni di senso e sovrimpressioni, come se dietro/dentro ogni immagine fossero nascoste altre figure parlanti di dolori passati, sempre presenti. ” (G. Paganelli)

Moni Ovadia è un narratore in lingua yiddish e testimone, nel quale il Dybbuk si è reincarnato perché non svanisca il ricordo dell’Olocausto. È inserito fisicamente, grazie al croma-key, nelle immagini d’archivio,  a volte coperte dalle sue mani proprio quando lo spettatore sta operando il riconoscimento e prendendo consapevolezza che quelle  immagini sono la testimonianza di ciò che è rimasto dopo quanto è accaduto, l’indicibile inferno dei lager.

“La finalità didattica che sta alla base di questi documentari, inseriti in collane che l’Archivio concepisce soprattutto per scuole ed enti pubblici, sicuramente costringe a frenare l’impulso manipolatorio di Amaducci, tenuto a rispettare le griglie di un discorso determinato. Ma, pur nell’ambito del tipico approccio del documentario tradizionale, che isola e svolge un soggetto privilegiando lo sviluppo cronologico e la completezza del dato informativo, l’intervento elettronico di Amaducci consente di vitalizzare i temi, indicando soluzioni efficaci di “impaginazione” di materiali storici.”(Aurora Fornuto)

https://youtu.be/Y1IdBJMWTKY

Dybbuk: memorie dei campi

regia Alessandro Amaducci , Italia, 1998, Betacam, 30′, B/N e colore , da un progetto di Paolo Gobetti, liberamente ispirato allo spettacolo teatrale Dybbuk di Moni Ovadia e Mara Cantoni, prodotto da CRT-Artificio, tratto da Il canto del popolo ebraico massacrato di Yitzchak Katzenelson e Il dybbuk di An-ski riprese Daniele Gaglianone, Alessandro Amaducci, Mauro Zannerini montaggio Alessandro Amaducci il testimone Moni Ovadia voci Giaime Alonge, Alessandro Amaducci, Corrado Borsa, Marcello Falsone, Daniele Gaglianone, Lorella Galvan, Nicoletta Polledro, Giovanni Ramello, Giuseppe Randazzo, Marta Teodoro, Susanna Teodoro, Giorgio Trossarelli materiali d’archivio The 81st blow di Jacquot Ehrlich, David Bergman, Haim Gouri, Liberazione di Mauthausen di Robert Graham, Majdanek , KZ Dachau dell’unità cinematografica dell’esercito polacco, Oswiecim di N. Bykow, K. Kutub-Zade, A. Pawlow, A. Woronkow traduzione dei pezzi dello spettacolo Helena Janeczek  sfondi sonori e trattamenti audio Giovanni Ramello musiche originali Moni Ovadia e Theater Orchestra, tratte dal CD Oylem Goylem – Klezmer music and songs testimonianze audio tratte dal Processo Eichmann, Israele, 1969 produzione Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza

Documentario realizzato con il contributo del Consiglio Regionale del Piemonte