
Proseguendo nel lavoro di ricerca su guerra e Resistenza e nella realizzazione di opere
divulgative che vadano a costituire nell’insieme una vera e propria enciclopedia visiva e
multimediale della storia del Novecento, l’Archivio Nazionale Cinematografico della
Resistenza ha prodotto un nuovo film della durata di 65′ circa sulle tormentate vicende
militari e politiche che attraversarono e scossero il confine occidentale dall’inizio della
Seconda guerra mondiale al suo termine con i trattati di pace di Parigi.
Le Alpi occidentali
Che il sistema delle cime delle Alpi occidentali costituisca un naturale confine e un
ostacolo al movimento di uomini e merci fra il Piemonte e le limitrofe regioni francesi è
affermazione plausibile solo in astratto. Un semplice viaggio che, dal versante piemontese
o da quello francese, ci faccia risalire verso un colle o scendere per una delle tante valli che
solcano i rilievi può confermarci invece che la catena dei monti è piuttosto da
rappresentarsi come un complesso sistema integrato di opportunità e risorse, di uomini e
culture. La toponomastica, l’aspetto delle costruzioni meno recenti, le parlate meno
contaminate, numerose dinamiche economiche ancora affioranti evidenziano la storia
plurisecolare di tale integrazione.
Ciò non significa che più linee di confine non abbiano lacerato a forza ora qui ora là nel
corso dei secoli l’unitarietà organica della regione alpina occidentale: stanno a dimostrarlo, se non altro, i resti imponenti di fortificazioni disseminate, in alto e in basso, in decine di luoghi.
Ancora nella prima metà del Novecento, in Val di Susa e in altre valli dell’arco alpino
occidentale il transito di merci e uomini dal Piemonte alla Francia e viceversa si incrociava
con la presenza di decine di migliaia di militari e con i loro mezzi, con armi pesanti e
munizioni, mentre opere di ingegneria civile si affiancavano e si legavano a quelle
dell’ingegneria militare . Alla fine, nel 1940, la regione alpina occidentale con i suoi vari
versanti sarà tagliata a metà dalla guerra e dai bombardamenti, subordinata alla violenza
dell’occupazione militare, prima quella italiana della parte francese e poi quella tedesca di
tutte le valli, fino all’insorgere di una guerriglia che vedrà fra gli altri protagonisti tanti
giovani valligiani e nell’ambito della quale, attraverso la cooperazione fra partigiani, si
ricucirà lo strappo doloroso determinato dall’aggressione fascista alla Francia nel 1940.
Il termine della guerra e la liberazione dall’occupazione non impediranno però, ancora
una volta, l’emergere di logiche di divisione e questioni di confini si imporranno nelle
trattative per la firma della pace fra la Francia e la neonata repubblica italiana.
Il film
Il nuovo film prodotto dall’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, che da
molti anni raccoglie testimonianze e documentazione sulla Resistenza in Val di Susa e in
altre valli alpine piemontesi e che ha prodotto alcuni documentari che raccontano grandi e
piccole vicende della lotta di liberazione in tale contesto, delinea i passaggi fondamentali
della storia del rapporto fra le popolazioni alpine dei versanti piemontese e francese nel
difficile periodo che va dalla guerra italo francese del giugno 1940 alla firma del trattato di
pace di Parigi del febbraio 1947, con una particolare attenzione al ruolo che in tale contesto ebbe la lotta partigiana, attiva da un certo punto in poi su entrambi i versanti.
Sulla base di testimonianze di protagonisti, come i partigiani Ettore Serafino, Cesare
Alvazzi del Frate, Romualdo Siccardi, di interviste a storici che a vario titolo si sono
occupati di tali vicende, Giorgio Rochat, Gianni Perona, Alberto Turinetti di Priero, e di
materiali d’epoca, immagini cinematografiche, fotografie, mappe, manifesti, documenti
militari e partigiani, il film racconta in modo rigoroso ma ampiamente accessibile quei
sette anni di confini alpini attraversati e riattraversati con vari intenti, in certi momenti
contesi e in altri rimossi o, almeno, culturalmente e politicamente esorcizzati.
Confini contesi. La frontiera delle Alpi occidentali 1940 – 1947
La regia del film è di Alberto Signetto. Ricerca storica di Corrado Borsa, ricerca
iconografica e di documenti d’epoca di Melina Bracco, fotografia e montaggio di Andrea
Spinelli. Materiale cinematografico d’epoca dell’Archivio Nazionale Cinematografico della
Resistenza e dell’Istituto Luce.
Produzione dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, con il sostegno del
Comitato Resistenza, Costituzione, Democrazia della Provincia di Torino. 2013, 65′.