I film del 1947
Dall´11 al 16 dicembre 1993, alla Sala Conferenze della Galleria Civica d´arte moderna di Torino si è svolta la rassegna Cinema freddo, accompagnata da un catalogo.
Il 1947 può essere ancora considerato come un anno del dopoguerra, in cui quindi dovrebbe essere particolarmente presente e considerevole il posto del neorealismo. Invece ci troviamo davanti a un panorama abbastanza diverso dal previsto. Scomparsa la Resistenza dagli interessi più urgenti dei registi, si avverte che ben altri sono i problemi del dopoguerra; e si deve constatare che proprio per tutto il ´47 si ha come un momento di riflessione, e di flessione, che corrisponde alle incertezze, al disorientamento che accompagna il paese appena uscito dalla dittatura, davanti agli ideali, forse fragili di una democrazia ancora quanto mai acerba. E´ reale, inevitabile, l´ignoranza su quelli che dovrebbero essere i sentieri nuovi di una democrazia diversa da quella abbastanza aborrita (dato il triste spettacolo che aveva dato di fronte al fascismo nel ´22) che aveva preceduto la dittatura. Ed è reale, inevitabile lo stupore – soprattutto tra i giovani che avevano appena vissuto l´esperienza, per molti versi non compiuta, del rinnovamento alimentato dalla Resistenza – di fronte allo spettacolo quotidiano, minuto, inarrestabile, della ripresa del potere da parte della vecchia classe che alleandosi ai freschi neoconvertiti che cercavano di far dimenticare il loro recente passato fascista, si stava reimpadronendo di tutte le leve del potere, che peraltro non aveva mai del tutto perduto.
L´immagine che il cinema del 1947 ci dà del nostro paese è proprio questa, soprattutto se confrontata a quell´altra che ci aveva dato quel medesimo cinema l´anno precedente: come risistemare le cose dopo il cataclisma della guerra, dell´occupazione e della resistenza, cambiando il meno possibile. Ossia ricostruire, ma sulle vecchie fondamenta quanto mai vacillanti e slabbrate del vecchio stato cosiddetto liberale, dall´aspetto assai più di ruderi che di fondamenta. Basta scorrere qualche titolo: L´apocalisse, Caterina da Siena, Il corriere del re, Il diavolo bianco, Il fabbro del convento,Genoveffa di Brabante, I miserabili, La monaca di Monza, Il passatore, Sangue a Ca´ Foscari, La signora delle camelie, Vanità. Sembra che a Cinecittà, fino a pochi mesi prima ancora occupata dagli sfollati, la guerra non si sia mai fatta sentire.
Programma della rassegna:
Daniele Cortis, di Mario Soldati con Sarah Churchill, Gino Cervi, Vittorio Gassman
L´onorevole Angelina, di Luigi Zampa con Anna Magnani, Nando Bruno, Ave Ninchi
I due orfanelli, di Mario Mattoli con Totò, Carlo Campanini, Vera Bergman, Franca Marzi
Ultimo amore, di Luigi Chiarini con Calra Calamai, Andrea Checchi, Carlo Ninchi
Il corriere del re, di Gennaro Righelli con Rossano Brazzi, Valentina Cortese, Irasena Dilian
Caccia tragica, di Giuseppe De Santis con Vivi Gioi, Carla Del Poggio, Massimo Girotti
L´altra, di Carlo Ludovico Bragaglia con Fosco Giachetti, Blanchette Brunoy, Maria Michi, Marcello Pagliero
Il delitto di Giovanni Episcopo, di Alberto Lattuada con Aldo Fabrizi, Yvonne Sanson, Roldano Lupi
Natale al campo 119, di Piero Francisci con Aldo Fabrizi, Vittorio De Sica, Peppino De Filippo
Tombolo paradiso nero, di Giorgio Ferroni con Aldo Fabrizi, Adriana Benetti, John Kitzmiller
La figlia del capitano, di Mario Camerini con Amedeo Nazzari, Irasema Dilian, Vittorio Gassman
I fratelli Karamazoff, di Giacomo Gentilomo con Fosco Giachetti, Mariella Lotti, Andrea Checchi
I miserabili, di Riccardo Freda con Gino Cervi, Valentina Cortese, Andreina Pagnani
Il passatore, di Duilio Colletti con Rossano Brazzi, Valentina Cortese, Carlo Ninchi
Sperduti nel buio, di Camillo Mastrocinque con Vittorio de Sica, Jacqueline Plessis
I film dell´elenco non sono disponibili per la consultazione.