I primi passi
Nel 1965, al termine della rassegna cinematografica promossa per i vent’anni della Resistenza, Paolo Gobetti ebbe l’idea di raccogliere e conservare i film che erano stati cercati e presentati per l’occasione. Prese così forma il progetto dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza.
L´Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza (Ancr) fu poi costituito a Torino nel febbraio del 1966. Contribuirono a promuoverne la nascita Ferruccio Parri e l’allora sindaco di Torino Giuseppe Grosso. Nel 1970 l’Ancr diventa un Istituto del tutto autonomo con un proprio statuto. Nel corso della sua storia l’Ancr ha avuto come presidenti Franco Antonicelli e, successivamente, fino alla sua scomparsa, Paolo Gobetti, che dell’Archivio, della costituzione del suo patrimonio e dello sviluppo della sua particolare identità è stato, fin dagli esordi, artefice instancabile e appassionato. Hanno in seguito assunto la presidenza dell’Ancr Giuseppe Fulcheri e poi Bruno Gambarotta. L’Ancr è oggi presieduto da Franco Prono.
Compiti istituzionali
Fra i principali compiti istituzionali dell’ Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza si possono brevemente indicare:
- il reperimento e la conservazione di pellicole cinematografiche girate durante la Resistenza e di quelle concernenti la guerra partigiana, i regimi fascista e nazista, l’antifascismo, la deportazione in Italia e in Europa nel corso della Seconda guerra mondiale, anche se va detto che a tale originario nucleo di interessi si sono poi via via aggiunti tutti i principali temi e aspetti della storia del Novecento, a partire dalla storia del lavoro e del movimento operaio;
- la sistematica raccolta di testimonianze riguardanti gli anni fra le due guerre mondiali, il periodo della guerra e della lotta partigiana, il secondo dopoguerra;
- lo studio del cinema come fonte documentaria e come aspetto caratterizzante della storia contemporanea;
- la promozione di attività di ricerca sulle forme in mutamento della comunicazione e della espressione per immagini basate su nuove tecnologie e nuovi supporti;
- l’organizzazione di rassegne cinematografiche;
- l’organizzazione di iniziative didattiche a vari livelli;
- la produzione e diffusione di film documentari e programmi video;
- un’attività editoriale;
- dal 2003 l’organizzazione ogni anno del concorso per le scuole Filmare la storia.
L’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza è un luogo di ricerca storica, tutela della memoria, divulgazione, analisi del vissuto e del presente della nostra società, nella convinzione che non si può affrontare e costruire il futuro se non si conosce e non si comprende il passato.
All’attività di archiviazione, restauro e conservazione si affianca la produzione di documentari e filmati, l’attività editoriale e quella didattica.
L’Ancr non si occupa dunque solo dei temi legati alla Resistenza, ma spazia affrontando i grandi eventi della storia contemporanea documentati dalla cinepresa e poi anche dalla telecamera e dalla videocamera e da altri strumenti di registrazione e comunicazione audiovisiva.