L’8 settembre al Col del Lys (Val di Susa), alle ore 11, presentazione del film Cime e valli
della 17ª – storia della 17ª Brigata Garibaldi “Felice Cima”, di Alberto Signetto.
Introdurranno la proiezione Fulvio Gambotto dell’Ecomuseo della Resistenza “Carlo
Mastri”, coautore del film, e Corrado Borsa dell’Archivio Nazionale Cinematografico della
Resistenza.
Nel film, realizzato dall’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza con la
collaborazione del Comitato Resistenza Col del Lys e con il sostegno del Comitato
Resistenza, Costituzione, Democrazia della Provincia di Torino, si intrecciano i problemi
concreti della trasmissione ai giovani della memoria della Resistenza e gli episodi più
importanti e peculiari della storia di una brigata partigiana, la 17ª appunto, che nasce
come piccola banda di ribelli subito dopo l’8 settembre, comandata all’inzio, e fino alla sua
morte nel novembre del 1943, da uno degli artefici della Resistenza in Val di Susa, Felice
Cima, e poi costantemente impegnata a presidiare l’ampia zona intorno al Col del Lys, con
azioni nella bassa Val di Susa e nella cintura di Torino, subendo un numero crescente di
rastrellamenti dei nazifascisti, preoccupati da una formazione partigiana in grado di
controllare l’imbocco di una valle strategica e di proiettarsi sulla città. Protagonisti del film
sono alcuni partigiani della 17ª, che raccontano dall’interno, in testimonianze raccolte
appositamente, la storia della formazione a cui appartennnero, come Cesare Mondon,
Ivano Piazzi (“Lupo”), Guido Carbi e Enrico Fogliazza (gli ultimi due scomparsi
purtroppo nel corso della lavorazione del film), Alessio Maffiodo (morto da tempo, ma
intervistato da Paolo Gobetti trent’anni fa), Mario Castagno e Filippo Carbone (anche loro
scomparsi da qualche tempo, ma presenti nel film attraverso testimonianze raccolte negli
anni scorsi) e varie staffette, come Ida Vignolini e Anna Maria Polo. Ma protagonisti sono
anche i numerosi giovani coinvolti nel campo di tre giorni al Col del Lys denominato
“Eurolys 2012”, che parteciparono in tale occasione a escursioni sui sentieri partigiani, a
momenti seminariali e propedeutici sotto il tendone del campo, alla fiaccolata finale,
informandosi concretamente e ragionando con i loro interlocutori più vecchi sulla lotta
partigiana.